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Niente ecobonus a Cinisello: troppi abusi edilizi – IL GIORNO


Il quartiere Crocetta di Cinisello
Il quartiere Crocetta di Cinisello

Cinisello Balsamo (Milano) – Sono 1.784 le richieste di acceso agli atti fatte da geometri e professionisti al Comune per cercare di attivare il bonus 110 per cento per la riqualificazione dei condomini. Ma dopo un anno sono solamente 5 le pratiche pronte a partire. A Cinisello Balsamo appare disarmante il risultato della campagna per l’ecobonus edilizio varato dal Governo con l’obiettivo di rilanciare il settore dell’edilizia e favorire la riqualificazione energetica degli edifici abitativi più vecchi. Cinisello era stata tra le città italiane che più di tutte si erano attivate per aderire all’iniziativa, con l’obiettivo di rimettere mano alle facciate e agli impianti di una moltitudine di palazzi costruiti tra gli anni ‘60 e ‘70, vecchi e inadeguati. 

Purtroppo l’intraprendenza degli amministratori di stabili e dei condomini di molti palazzoni si è scontrata con la burocrazia e con regole troppo pignole per un’edilizia così datata e, a quanto pare, ricca di abusi. Quasi tutte si sono fermate alla fase di accesso agli atti, perché consultando i progetti depositati in Comune, i professionisti si sono accorti della presenza di innumerevoli irregolarità. “Siamo dinanzi a una situazione nota da tempo, ma a cui nessuno aveva mai prestato particolare attenzione – spiega l’assessore all’Urbanistica Enrico Zonca –. Negli anni ‘60 le poche regole edilizie prevedevano edifici non più alti di 16 metri, dunque non più di 4 o 5 piani. Ma molti palazzi sono alti 8 e più piani. Solamente in pochi casi i proprietari hanno aderito ai condoni degli anni passati, così oggi è pressoché impossibile l’accesso all’ecobonus”. Dunque al momento sono soltanto 5 i cantieri pronti a partire. Un’altra decina potrebbero essere approvati nei prossimi mesi, ma il tempo stringe. 




“Nei giorni scorsi ho incontrato i parlamentari del nostro territorio e ho rivolto un appello affinché le Camere possano valutare un’ulteriore semplificazione alle regole del Superbonus. Gli attuali proprietari di case vecchie più di 50 anni non hanno alcuna responsabilità per gli abusi commessi da chi ha costruito. Dunque si dovrebbe valutare un’opportunità di condoni per i proprietari di prima casa”.
 

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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