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Startup, come il superbonus 110% ne ha aiutata una dell’edilizia verde a crescere – Wired.it

Fare degli scarti del riso il nuovo cemento e riscrivere le regole dell’edilizia partendo dai principi dell’economia circolare. Una startup italiana ci prova sul serio: Ricehouse, fondata nel 2016 da Tiziana Monterisi e Alessio Colombo, utilizza gli scarti dalla lavorazione del riso per sostituire i prodotti petrolchimici usati nell’edilizia e abbassare le emissioni di un settore chiave nella lotta al cambiamento climatico (solo la produzione di calcestruzzo contribuisce all’8% delle emissioni globali di Co2). “La bioarchitettura esiste da anni, la nostra follia è stata voler rendere scalabile quella che era una nicchia per pochi”, racconta a Wired Monterisi che della società è amministratrice delegata.

Lo sprint del superbonus 110%

Ricehouse ha raccolto in un primo round di investimento 600mila euro, oggi il management lavora a un nuovo business plan triennale per preparare un secondo aumento di capitale. Intanto, le previsioni di fatturato per il 2021 sono rosee: 1,8 milioni di ricavi, contro i 345mila euro del 2020. Un’accelerazione ottenuta anche grazie all’introduzione del superbonus 110%, introdotto dal governo come detrazione fiscale per gli interventi edilizi di efficientamento energetico.

“Il 2021 – racconta Monterisi, fresca del premio 2021 Wpp Innovatorsè andato molto bene, il mondo dell’edilizia è molto tradizionalista e cambia con fatica. Con il superbonus del 110% ci siamo potuti concentrare molto sull’isolamento termico, in molti hanno voluto prodotti della bioarchitettura. E così ci siamo ritrovati tra le mani progetti di efficientamento energetico per condomini anche di otto piani”. Altro che nicchia. 

“Il superbonus ci ha fatto cambiare scala, abbiamo moltiplicato ricavi e personale. Un grande aiuto è arrivato anche dalla carenza dei materiali tradizionali che ha colpito l’edilizia classica: l’impossibilità di avere subito le risorse per portare avanti i progetti ha fatto sì che ci si guardasse intorno alla ricerca di un’alternativa valida”, spiega Monterisi. E così dalle “50 tonnellate di paglia dagli scarti riso raccolte nel 2020, ne abbiamo richieste tremila: gli agricoltori sono contenti e i primi, che all’inizio ce la regalavano incuriositi, adesso sono felici di aver aperto una linea di business con gli scarti della produzione”.

Le previsioni future

Il progetto di legge di bilancio del 2022, salvo modifiche durante l’esame in Parlamento, prevede un doppio freno per il superbonus. Per i soli condomini la misura rischia di essere prorogata al 2025 ma con detrazioni decrescenti nel tempo. Per le case unifamiliari la chiusura è prevista al 31 dicembre 2022 e solo per le famiglie con un Isee sotto i 25mila euro. L’auspicio di Monterisi è che il testo venga modificato perché così com’è rischia di essere “discriminatorio” visto che l’obiettivo della norma è comune: potenziare l’efficientamento energetico, abbattere le emissioni inquinanti e sostenere la crescita economica. “Se fossero stati più lungimiranti e preparati – nota Monterisi – avrebbero messo dei paletti più incentivanti verso l’efficientamento energetico e l’utilizzo di specifici materiali riduttori”. Quella del governo, aggiunge, è una visione assolutamente burocratica, di chi poco sa sia di edilizia che di sostenibilità. L’incentivo deve servire a raggiungere l’obiettivo finale: ridurre la CO2”.

Source: wired.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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