Sebbene la valutazione dell’anomalia
dell’offerta è una scelta discrezionale della
Stazione appaltante, essa va comunque fatta sempre tenendo conto
dei principi della fiducia e del risultato dettati
dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che
guidano la trasparenza e l’efficacia dell’azione
amministrativa.
Offerta anomala e nessuna verifica: il no del TAR
all’aggiudicazione
A ribadirlo è il TAR Sicilia con la sentenza del
7 febbraio 2024, n. 478, con cui ha accolto il ricorso
contro l’aggiudicazione in favore di un operatore a cui era stato
affidato un servizio nell’ambito di una procedura negoziata ai
sensi dell’art. 50 del d.lgs. n. 36/2023, nonostante, secondo il
ricorrente, l’offerta fosse palesemente troppo bassa per essere
congrua e sostenibile, e quindi senza che la SA avesse effettuato
una verifica dell’anomalia dell’offerta.
Sulla questione, il tribunale amministrativo ha ricordato il
disposto dell’art. 54 del d.lgs. n. 36/2023 il quale stabilisce, al
primo comma, che “Nel caso di aggiudicazione, con il criterio
del prezzo più basso, di contratti
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