Da ben prima dell’esistenza del Superbonus, il mio
condominio ha avuto l’esigenza di realizzare il cappotto termico.
Finalmente, nel 2021 ci siamo decisi, vista anche l’opportunità
offerta dal Superbonus. Tuttavia, è stato effettuato un intervento
un po’ particolare. Premetto che sono un ex muratore in pensione e
quindi so di cosa parlo.
Le murature perimetrali della palazzina sono “a cassa
vuota”, ovvero costituite da due “fogli” di laterizio, uno interno
e uno esterno, con in mezzo una camera d’aria, come si faceva negli
anni ’60. L’impresa incaricata ha realizzato uno strato di intonaco
armato solo all’esterno, applicando prima la classica retina di
materiale plastico e poi il cappotto. Il cappotto è ben fatto, ma
ho dei dubbi sulla lavorazione di rinforzo sottostante che, secondo
loro, era sufficiente per garantire il cosiddetto effetto
antiribaltamento delle pareti in caso di sisma.
Il dubbio mi è venuto anche perché ci è stato spiegato in
assemblea che questa lavorazione è stata prevista solo per avere
più possibilità fiscali, potendo
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